8° Passo


COME COMBATTERE L'ANEMIA IN GRAVIDANZA

ARANCE, CARNE, UOVA E PESCE. E’ IMPORTANTE COMBATTERE L’ANEMIA PRIMA E DURANTE LA GRAVIDANZA

Francesca Parisi ginecologa in specializzazione ospedale Sacco Milano
Chiara Mandò, responsabile del Laboratorio di Ricerca Biomolecolare per lo Studio della
Gravidanza e della Riproduzione presso l’Ospedale Universitario L. Sacco

La carenza di ferro rappresenta il deficit nutrizionale più diffuso nel mondo ed è la principale causa di anemia (ossia la riduzione della concentrazione di emoglobina e di globuli rossi nel sangue). Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi industrializzati l'incidenza della carenza di ferro (o sideropenia) riguarda fino al 50% delle donne in gravidanza.
Nel corso della gravidanza, il volume del sangue materno cresce progressivamente per far fronte alle esigenze metaboliche della donna e del bambino. Si verifica un processo fisiologico che prende il nome di emodiluizione: col progredire dell’attesa, tende cioè a diminuire la concentrazione dei globuli rossi e dell’emoglobina nel sangue materno. Se, in condizioni normali, si considera pertanto anemica una donna che abbia una concentrazione di emoglobina inferiore a 12 g/dl, durante la gravidanza questa soglia si abbassa a causa dell’emodiluizione fisiologica e la diagnosi di anemia si pone quando la concentrazione di emoglobina scende al di sotto di 10,5 g/dl.
In genere il rischio di anemia è maggiore nel terzo trimestre. Tuttavia, essa può comparire prima soprattutto in donne già anemiche al concepimento, in coloro che hanno un’alimentazione inadeguata o condizioni socioeconomiche disagiate, nelle donne che hanno una gravidanza gemellare (in tal caso il fabbisogno di ferro aumenta a seconda del numero di feti) ed infine in donne con gravidanze ravvicinate.

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